Cantina

Cantina

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I vigneti

I vigneti sono il cuore pulsante de La Tosa, ne racchiudono l’anima e l’identità più profonde. Diciannove ettari di vigna tutti stretti attorno all’azienda, sedici e mezzo di proprietà e due e mezzo, molto vicini, condotti in affitto; tutti appartenenti al medesimo terroir, ma con significative differenze tra un appezzamento e l’altro e all’interno di ogni singolo vigneto.

Sin dai primi anni ottanta del secolo scorso abbiamo lavorato al fine di avere nell’uva le massime concentrazione, complessità, ricchezza aromatica, personalità e i caratteri unici del nostro territorio. Per questo, il primo obiettivo era stato, a quei tempi, contenere tanto la produzione di uva per pianta con diverse operazioni tra le quali il diradamento dei grappoli, allora sconosciuto nella nostra zona.

Il secondo passo fu favorire al massimo l’espressione dell’anima di ogni diverso vitigno con potature secche e verdi differenziate e mirate.

Il terzo, poi, è consistito, e da più di vent’anni consiste, nel destinare ad ogni specifico vino non solo, com’è ovvio, vitigni e vigneti diversi, ma porzioni delimitate di ogni singolo vigneto, specchio e conseguenza della estrema varietà di suoli, esposizioni e microclimi che caratterizzano la collina, e di coltivarle ognuna in un modo diverso e vendemmiarle separatamente.

In generale, la nostra è, è sempre stata, una viticoltura ‘di equilibrio’: da un lato, con l’inerbimento che dal 1991 pratichiamo in tutti i vigneti, con la nutrizione della pianta mirata e coi trattamenti alle viti a base di rame, diamo alle piante un lieve stress controllato, corrispondente a quello che nella vita degli esseri umani sono gli impegni, in modo tale che le sostanze prodotte si concentrino più nei grappoli che nel rigoglio vegetativo. Nello stesso tempo, sempre mediante la nutrizione, naturale a base di sostanza organica di origine animale data nel terreno e di estratti di alghe con cui irroriamo le viti, facciamo sì che esse non abbiano mai a soffrire.

Dal 2015 la nostra viticoltura, da sempre improntata al rispetto devoto della natura,
è biologica e dal 2018 ne abbiamo la certificazione.

I trattamenti contro le malattie della vite sono quindi a base di rame e zolfo, ma anche di estratti di erbe, propoli, estratti fenolici, induttori di resistenza a base di lieviti e tanti naturali che ogni anno ricerchiamo e proviamo. La natura è una grandissima erboristeria, ed è nostro semplice dovere e infinito piacere conoscerla, per riceverne aiuto e darle in contraccambio rispetto e amore.

I 7 vigneti de La Tosa: Morello, Sorriso, Ronco, Bel Sorriso e Cà di Terra di proprietà, Bellaura e Cà di Marte condotti in affitto.

Azienda Agricola La Tosa Cantina Azienda Agricola La Tosa Cantina Azienda Agricola La Tosa Cantina Azienda Agricola La Tosa Cantina Azienda Agricola La Tosa Cantina Azienda Agricola La Tosa Cantina Azienda Agricola La Tosa Cantina Azienda Agricola La Tosa Cantina Azienda Agricola La Tosa Cantina Azienda Agricola La Tosa Cantina Azienda Agricola La Tosa Cantina Azienda Agricola La Tosa Cantina Azienda Agricola La Tosa Cantina Azienda Agricola La Tosa Cantina Azienda Agricola La Tosa Cantina Azienda Agricola La Tosa Cantina

La cantina

Se i vigneti sono il cuore pulsante de La Tosa, la cantina ne è un po’ il cervello. Sicuramente l’anima di ogni vino nasce in vigna, ma sono il lavoro e la cura che si applicano in cantina a far sì che quest’anima possa esprimersi in tutte le sue pieghe.

Per fare questo, una qualità che cerchiamo di mettere in gioco, oltre a passione e rigore, è il matrimonio tra doti umane e intuitive da una parte e razionalità ed estrema precisione dall’altra. Perciò tutti i vini vengono analizzati in laboratorio tante volte, ma ogni scelta di vinificazione è presa quasi esclusivamente in base a ciò che dicono naso e bocca degustandoli. Così, stabiliamo il momento preciso della vendemmia in base all’assaggio, ancor più che all’analisi, di campioni d’uva prelevati in vigneto. Poi vendemmiamo a mano in cassette, selezionando al massimo i grappoli. Spremiamo le uve bianche in una soffice pressa a polmone, mentre con una pigiatrice, anch’essa delicata, schiacciamo l’uva rossa.

La fermentazione che segue è il momento più importante nella formazione di un vino: noi la seguiamo in particolar modo, con tanta attenzione per il benessere dei lieviti che la svolgono.

È importante, infatti, che in questa fase non si sviluppino nei vini screziature aromatiche e difetti che inficino la loro piacevolezza ed eleganza, nonchè l’espressione del territorio.

Nelle fasi successive della vinificazione, sono due le nostre linee guida: rapidità e attenzione nelle varie operazioni, in modo da evitare le pur minime ossidazioni dei vini, e un approccio naturale basato su scarso interventismo, bassi dosaggi di solfiti (addirittura nulli per il TerredellaTosa), e utilizzo di antiossidanti naturali, che, tra i primi in Italia, abbiamo incominciato a usare nel 2005. Il tutto per fotografare senza sfuocature il dono che la natura ci ha consegnato con l’uva.

I vini

Uno dei nostri obiettivi è sempre stato che ognuno dei vini de la Tosa abbia una peculiare, ben distinta personalità, e che tutti assieme compongano un quadro variegato e completo. Dalla scansione chiara e simmetrica: quattro vini bianchi, quattro rossi, un vino dolce. Tra di essi, quattro vini base (il Terrafiaba Ortrugo, il Riodeltordo, il Terrafiaba Gutturnio e il TerredellaTosa) e cinque vini più importanti. Tra questi ultimi, una coppia proveniente da vitigni autoctoni, dall’impatto più morbido e immediato (il Sorriso di Cielo e il Vignamorello) e una coppia, proveniente da uve di origine francese, dall’impatto più maschile e pensoso (il Sauvignon e il Luna Selvatica). Infine, ciliegina su questa torta donata da terra e sole, un vino dolce (L’Ora Felice), che con la sua fragranza e la sua finezza trasmetta il tocco leggero e profondo della natura.

Nove vini sono nove diverse interpretazioni della natura, nove figli dotati di un proprio distinto carattere.

Nove sono i vini, ma tantissime e tutte diverse le loro annate.

 

Terrafiaba Ortrugo

Terrafiaba Ortrugo

Ortrugo dei Colli Piacentini D.O.C.

Bianco frizzante, è il nostro vino più fresco e immediato, che, pur nella sua intrinseca semplicità, nasce da un progetto ispirato al desiderio di produrre vini base dotati sì di immediatezza e freschezza, ma anche di aroma fine e non banale e buona struttura.

Riodeltordo

Riodeltordo

Emilia I.G.T. Bianco

Bianco fermo secco, destinato alla tavola di tutti i giorni, affianca alla freschezza, all’immediatezza, alla bevibilità, una buona complessità di aromi, una struttura piuttosto ricca e quote di sapidità e mineralità a fornire ulteriori piani di lettura. Origina da una selezione delle nostre migliori uve iscritte nella DOC Valnure, coltivate lungo il ruscello denominato rio del Tordo, al cui habitat fluviale gli aromi e gli umori salini di questo vino fanno eco.

Ombrasenzombra

Ombrasenzombra

Colli Piacentini D.O.C. Sauvignon

E’ al contempo espressione di alcune caratteristiche peculiari del vitigno Sauvignon e dei caratteri tipici del nostro territorio: un Sauvignon dall’aroma di sambuco, foglia di pomodoro e pesca, con sfumature agrumate e vegetali e un fondo minerale, meno spiccato e verde e più composto e complesso rispetto alle note tipologie friulano-altoatesine, e dalla bocca ricca di struttura ed equilibrio, con notevole persistenza finale. Un Sauvignon, insomma, complesso, espressivo e personale.

Sorriso di Cielo

Sorriso di Cielo

Colli Piacentini D.O.C. Malvasia

Bianco fermo secco con leggero residuo zuccherino, a dare maggiore morbidezza. E’ forse il nostro vino più originale, perché nato da una ricerca su una tipologia di vino che prima non esisteva, a Piacenza e anche in Italia. L’uva è la Malvasia di Candia Aromatica, da circa cinque secoli coltivata sulle colline piacentine per dare un vino frizzante, aromatico e leggero. Il Sorriso di Cielo è nato nel 1991 dal desiderio di esplorare la possibilità, da parte di questo vitigno, di dare un vino fermo, strutturato e longevo, cosa mai ipotizzata prima di allora. Gli anni successivi al ’91 e degustazioni verticali di tutte le annate prodotte ci hanno confermato la veridicità dell’ipotesi iniziale e dato sempre più entusiasmo nella ricerca delle potenzialità della Malvasia di Candia Aromatica, davvero una delle più grandi uve bianche autoctone d’Italia e la vera alternativa italiana al Gewurtztraminer.

Terrafiaba Gutturnio D.O.C.

Terrafiaba Gutturnio D.O.C.

Gutturnio D.O.C. frizzante

Rosso frizzante, nasce dal desiderio di esprimere quella che è l’identità vinicola più tradizionale e contadina della nostra zona, l’uvaggio Barbera e Bonarda in versione vivace, utilizzando il vocabolario della finezza, dell’eleganza, della leggerezza, della grande bevibilità.

TerredellaTosa

TerredellaTosa

Gutturnio D.O.C. Superiore

Rosso fermo, è il nostro vino rosso per la tavola di tutti i giorni. Nasce da un progetto, ispirato al desiderio di produrre vini base dotati sì di immediatezza e freschezza, ma anche di buona complessità e struttura. Dal 1988 lo produciamo nella versione ferma, in rispetto alle reali potenzialità del nostro territorio, e vogliamo in esso coniugare gli umori e gli aromi più autentici della nostra terra con una finezza e un equilibrio universali. Dalla vendemmia 2010 è vinificato senza alcuna aggiunta di solfiti, per dare al vino maggiori naturalità, salubrità e pulizia aromatica.

Vignamorello

Vignamorello

Gutturnio D.O.C. Superiore

Rosso fermo strutturato, nasce dal nostro cru di Gutturnio, il vigneto Morello, sito in posizione elevata, con esposizione nord-sud. Ogni anno viene effettuato un significativo diradamento dei grappoli e l’uva viene raccolta a uno stadio di maturità avanzata. Sono questi i principali motivi della differenza tra il nostro Gutturnio base e il Vignamorello: una differenza di struttura, maturità, profondità, longevità. Differenza d’uva, dunque, ma anche di vinificazione, soprattutto per l’intervento del legno. Il quale, però, non è concepito nel Vignamorello, come una ‘scuola’, che plasmi e modifichi profondamente il carattere del vino, come capita nella maggior parte dei vini rossi di simile livello, ma come una pura fonte di spezie, ad accrescere la complessità del vino. Tutto ciò per ottenere un vino concentrato e importante, ma anche dall’approccio immediato e dal carattere pensosamente solare, riflesso in uva della serenità che emana dalle nostre bellissime colline piacentine.

Luna selvatica

Luna selvatica

Colli Piacentini D.O.C. Cabernet Sauvignon

Rosso fermo molto strutturato, nasce da un taglio bordolese classico, sviluppato in modo personale. E’ un vino altrettanto concentrato e potente che elegante e morbido, dotato sia di carattere che di compostezza, riflesso, in ciò, del nostro terreno e del nostro clima. Sia la conduzione del vigneto che la vinificazione che l’affinamento sono finalizzati al medesimo scopo: ottenere un Cabernet Sauvignon dalla veste classica ma dall’anima profondamente italiana e, soprattutto, piacentina.

L'ora felice

L'ora felice

Emilia I.G.T. Malvasia Passito

Bianco dolce da Malvasia appassita, e’ nato nel 2005, riprendendo il filo di una serie di prove che avevamo svolto tra il 1986 e il 1988 per arrivare a produrre un vino di questa tipologia. A spingerci a farlo è stato il desiderio di esplorare una versione di vino passito poco percorsa in Italia: un vino basato più sulla freschezza e l’eleganza che su aromi spiccatamente surmaturi e gusto molto opulento; un vino niente affatto stucchevole e saturante, a non appesantire il già non leggero momento della fine del pasto, quando in genere si degustano vini di questo genere; un vino, infine, che colga, del nostro habitat climatico, gli umori del primo periodo autunnale, fresco e brumoso.Una vendemmia particolarmente accurata al fine di consentire all’uva un’integrità sanitaria assoluta, un appassimento in sala climatizzata della durata di poche settimane, una fermentazione condotta al fine di valorizzare al massimo l’integrità aromatica del vino, una maturazione dello stesso esclusivamente in contenitore d’acciaio e l’imbottigliamento effettuato piuttosto presto, sono tutti strumenti di cui ci dotiamo per raggiungere il nostro obiettivo.

I progetti

I progetti

Sono tanti i progetti che portiamo avanti. C’è sempre qualcosa da scoprire e da imparare, in qualsiasi campo, e se poi il proprio partner lavorativo è nientemeno che la Natura, allora davvero non si finisce mai di apprendere.

Apprendere, innanzitutto, riguardo al nostro territorio, col quale conviviamo ogni giorno ma che in realtà poco conosciamo nella sua intima anima e nelle sue mille sfaccettature. Su questo ci siamo impegnati tanto negli ultimi anni. Nel 2013 e nel 2018 abbiamo partecipato a un progetto di zonazione viticola curato dalla Dott.ssa Carla Scotti dello studio I.TER, che ci ha portato a conoscere meglio l’origine e la natura dei nostri terreni, e quindi ad avere ancora più consapevolezza dell’influenza di essa sulle caratteristiche organolettiche dei nostri vini.

Dalla metà degli anni duemila, attingendo ai più completi e specifici dati meteorologici, studiamo l’evoluzione del clima e l’influenza complessa che esso ha sulla maturazione dell’uva, per acquisire, anche in questo caso, maggiore consapevolezza e conoscenza dell’origine della qualità e delle caratteristiche dei nostri vini.

Ma il famoso ‘terroir’ non è fatto esclusivamente di suolo, clima e uomo. Oggi si sta aggiungendo un quarto elemento: i microrganismi, ossia batteri, funghi, micorrize, che mediano il rapporto tra le radici delle piante e il terreno e che variano da microzona a microzona, caratterizzando in modo indelebile il loro specifico territorio. Ed ecco che nel 2017-2018 è stato condotto per noi uno studio sulla biodiversità, sui microrganismi dei terreni de La Tosa, ad opera dei dottori Giacomo de Maio e Marta Fragnito della società N.T.I..

E specifici di ogni anche piccolo territorio sono i lieviti presenti nel terreno, sulla vegetazione e sugli acini. Nel 2017 abbiamo avviato un progetto, in collaborazione con Bioenologia di Maurizio Polo, che ha coinvolto diverse aziende di tutta Italia, per arrivare a selezionare alcuni ceppi di lieviti indigeni già esistenti nei nostri vigneti atti a fermentare i nostri vini e ad esaltare in essi le caratteristiche specifiche e salienti del nostro terroir. Ad oggi disponiamo di tre ceppi di lieviti unici, due adatti a vini bianchi e uno a rossi, a cui stiamo facendo fermentare ad ogni vendemmia porzioni sempre più ampie dei nostri vini.

Continua in vigneto, dal 2010, l’applicazione del metodo della “Potatura Ramificata” messo a punto dagli agronomi preparatori d’uva Marco Simonit e Pierpaolo Sirch, al fine di rispettare maggiormente l’integrità e l’equilibrio delle viti e di prolungarne la vita. E si è sviluppato dal 2021 il progetto di monitoraggio di cicaline e insetti vari fatto, attraverso la FIVI, in collaborazione con il gruppo di ricerca e consulenza Perleuve.

Dall’annata 2015 la nostra viticoltura è biologica, dal 2018 fruiamo della certificazione, sotto il controllo dell’ente “Suolo e Salute” e da quell’anno non solo tutta l’uva, ma anche la maggior parte dei nostri vini è certificata in tal senso. Il biologico per noi comporta un approccio alla conduzione del vigneto profondo, completo e in divenire. Non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza per comprendere e seguire sempre di più le pieghe e gli equilibri della natura, che è una gigantesca erboristeria a disposizione nostra e della sua autodifesa stessa: numerosi sono gli estratti naturali che ci coadiuvano nella lotta contro le malattie della vite e che esplicano anche effetti antiossidanti e antisettici preziosi nella protezione del vino nel corso della vinificazione.

Insomma, ci sentiamo contadini del terzo millennio: viviamo a stretto contatto con la terra e la vite, che, grazie alle esperienze antiche e di ogni giorno, seguiamo con immediatezza e istinto, e che nello stesso tempo, grazie agli strumenti scientifici, studiamo con impegno e infinita curiosità.

I riconoscimenti

I riconoscimenti

L’editoria critica per noi è sacra, nel senso che, sia che ne condividiamo o no le opinioni e i criteri di giudizio, è sempre un interlocutore da considerare e da rispettare, che spesso, assieme ai fondamentali pareri di coloro che acquistano e bevono i nostri vini, è per noi fonte di suggerimenti e stimoli puntuali e preziosi.

Ecco i riconoscimenti che dalla critica i nostri vini hanno ottenuto in questi anni.

Guida Slow Wine

  • 2024 / La Chiocciola
  • 2024 / Vino Slow – Sorriso di Cielo 2022
  • 2023 / La Chiocciola
  • 2022 / La Chiocciola
  • 2022/ Vino Slow – L’Ora Felice 2020
  • 2021 / Vino Slow – Sorriso di Cielo 2019
  • 2020 / La Chiocciola
  • 2020 / Vino Slow – Sorriso di Cielo 2018
  • 2020 / Vino Quotidiano – Terrafiaba Gutturnio 2018
  • 2019 / La Chiocciola
  • 2019 / Vino Slow – Sorriso di Cielo 2017
  • 2019 / Vino Quotidiano – TerredellaTosa 2017
  • 2018 / La Bottiglia
  • 2018 / Vino Quotidiano – Terrafiaba Gutturnio 2016
  • 2017 / La Bottiglia
  • 2017 / Vino Quotidiano – Riodeltordo 2015
  • 2016 / Vino Quotidiano – TerredellaTosa 2014
  • 2011 / La Bottiglia
  • 2011 / Grande Vino – Luna Selvatica 2008

Guida Vini d'Italia del Gambero Rosso

  • 2009 / Tre Bicchieri – Luna Selvatica 2006
  • 2007 / Tre Bicchieri – Luna Selvatica 2004
  • 2000 / Tre Bicchieri – Luna Selvatica 1997
  • varie edizioni / Due Bicchieri Rossi (vini con due bicchieri ammessi alla degustazione finale per l’assegnazione dei Tre Bicchieri): Vignamorello 2009, 2005, 2004, 2003 e 2000, Luna Selvatica 2001 e 2000, Sauvignon 2007 e 2006, Sorriso di Cielo 2022 e 2007

Guida Vitae Associazione Italiana Sommelier

  • 2024 / Quattro viti – Ombrasenzombra 2022
  • 2023 / Quattro Viti – TerredellaTosa 2021
  • 2023 / Quattro Viti – Sorriso di Cielo 2021
  • 2022 / Quattro Viti – Vignamorello 2019
  • 2021 / Quattro Viti – Luna Selvatica 2018
  • 2018 / Quattro Viti – Vignamorello 2015
  • 2018 / Quattro Viti – Luna Selvatica 2015
  • 2018 / Premio Tastevin – Vignamorello 2015
  • 2015 / Quattro Viti – Luna Selvatica 2012

Guida Bibenda Fondazione Italiana Sommelier

  • 2024 / Cinque Grappoli – Vignamorello 2021
  • 2023 / Cinque Grappoli – Vignamorello 2020
  • 2022 / Cinque grappoli – Vignamorello 2019
  • 2021 / Cinque grappoli – Vignamorello 2018
  • 2020 / Cinque Grappoli – Vignamorello 2017
  • 2019 / Cinque Grappoli – Vignamorello 2016
  • 2018 / Cinque Grappoli – Vignamorello 2015
  • 2015 / Cinque Grappoli – Vignamorello 2013

Guida Bibenda Associazione Italiana Sommeliers

  • 2014 / Cinque Grappoli – Vignamorello 2012
  • 2013 / Cinque Grappoli – Vignamorello 2011

Guida Duemilavini Associazione Italiana Sommeliers

  • 2012 / Cinque Grappoli – Vignamorello 2010
  • 2006 / Cinque Grappoli – Luna Selvatica 2003
  • 2004 / Cinque Grappoli – Luna Selvatica 2001
  • 2003 / Cinque Grappoli – Luna Selvatica 2000
  • 2002 / Cinque Grappoli – Sorriso di Cielo 2000

Annuario dei Migliori Vini Italiani di Luca Maroni

  • 2024 / Migliore vino bianco italiano (98 punti) – Ombrasenzombra 2022
  • 2023 / Migliore vino rosso italiano (98 punti) – Vignamorello 2021
  • 2022 / Migliore vino rosso italiano (98 punti) – Vignamorello 2020
  • 2021 / Migliore vino rosso italiano (98 punti) – Vignamorello 2019
  • 2020 / Migliore vino rosso italiano (98 punti) – Vignamorello 2018
  • 2019 / Secondo migliore vino rosso italiano (97 punti) – Luna Selvatica 2016
  • 2018 / Migliore vino rosso italiano (98 punti) – Vignamorello 2016
  • 2017 / Migliore vino rosso italiano (98 punti) – Vignamorello 2015
  • 2016 / Migliore vino rosso italiano (98 punti) – Vignamorello 2014
  • 2015 / Migliore vino rosso italiano (97 punti) – Vignamorello 2013
  • 2014 / Migliore vino rosso italiano (98 punti) – Vignamorello 2012
  • 2013 / Secondo migliore vino rosso italiano (96 punti) – Vignamorello 2011
  • 2013 / Secondo migliore vino rosso italiano (96 punti) – Luna Selvatica 2010
  • 2012 / Secondo migliore vino rosso italiano(96 punti) – Vignamorello 2010
  • 2011 / Migliore vino rosso italiano (97 punti) – Vignamorello 2009
  • 2010 / Terzo migliore vino rosso italiano (95 punti) – Luna Selvatica 1997
  • 2009 / Migliore vino rosso italiano (97 punti) – Vignamorello 2007
  • 2007 / Secondo migliore vino dolce italiano (96 punti) – L’Ora Felice 2005
  • 2007 / Secondo migliore vino rosso italiano (96 punti) – Vignamorello 2005
  • 2007 / Decima azienda italiana per punteggio medio dei vini (90,1 punti)
  • 2006 / Terzo migliore vino rosso italiano (95 punti) – Vignamorello 2004
  • 2001 / Terzo migliore vino bianco italiano (93 punti) – Sorriso di Cielo 1999

Guida Vini Buoni d’Italia Touring Club

  • 2024 / la Corona – L’Ora Felice 2022
  • 2023 / La Corona – L’Ora Felice 2021
  • 2022 / La Corona – Sorriso di Cielo 2020
  • 2021 / La Corona – Vignamorello 2018
  • 2010 / La Corona – Sorriso di Cielo 2008

Guida del Vino Quotidiano Slow Food

  • 2008 / Migliore Rapporto Qualità-Prezzo – Valnure 2006
  • 2004 / Migliore Rapporto Qualità-Prezzo – Valnure 2002
  • 2002 / Migliore Rapporto Qualità-Prezzo – Gutturnio 2000

Almanacco del Bere Bene del Gambero Rosso

  • 2010 / Oscar Qualità-Prezzo – Gutturnio 2008
  • 2009 / Oscar Qualità-Prezzo – Gutturnio 2007
  • 2008 / Oscar Qualità-Prezzo – Gutturnio 2006
  • 2007 / Oscar Qualità-Prezzo – Gutturnio 2005
  • 2006 / Oscar Qualità-Prezzo – Gutturnio 2004

Guida Emilia Romagna da Bere dell'Associazione Italiana Sommelier dell'Emilia-Romagna

  • 2023-2024 / Eccellenza – Ombrasenzombra 2022
  • 2023-2024 / Eccellenza – Luna Selvatica 2020
  • 2022-2023 / Eccellenza Oro – Sorriso di Cielo 2021
  • 2022-2023 / Eccellenza – Ombrasenzombra 2020
  • 2022-2023 / Eccellenza – Vignamorello 2020
  • 2022-2023 / Eccellenza – Luna Selvatica 2019
  • 2021-2022 / Eccellenza Oro – Sorriso di Cielo 2020
  • 2021-2022 / Eccellenza Oro – Luna Selvatica 2018
  • 2020-2021 / Eccellenza Oro – Sorriso di Cielo 2019
  • 2020-2021 / Eccellenza Oro – Luna selvatica 2017
  • 2019-2020 / Eccellenza – Sorriso di Cielo 2018
  • 2019-2020 / Eccellenza – Vignamorello 2017
  • 2018-2019 / Eccellenza – Luna Selvatica 2015
  • 2017-2018 / Eccellenza – Sorriso di Cielo 2015
  • 2017-2018 / Eccellenza – Vignamorello 2015 (oro)
  • 2016-2017 / Eccellenza – Sauvignon 2014
  • 2016-2017 / Eccellenza – Luna Selvatica 2013
  • 2015-2016 / Eccellenza – Sorriso di Cielo 2013
  • 2015-2016 / Eccellenza – Vignamorello 2013
  • 2014-2015 / Eccellenza – Sorriso di Cielo 2012
  • 2014-2015 / Eccellenza – Vignamorello 2012
  • 2014-2015 / Eccellenza – Luna Selvatica 2011
  • 2013-2014 / Eccellenza – Sorriso di Cielo 2011
  • 2013-2014 / Eccellenza – Luna Selvatica 2010
  • 2012-2013 / Eccellenza – Luna Selvatica 2009
  • 2011-2012 / Eccellenza – Luna Selvatica 2008
  • 2010-2011 / Eccellenza – Sorriso di Cielo 2008
  • 2009-2010 / Eccellenza – Vignamorello 2007
  • 2008-2009 / Eccellenza – Vignamorello 2006
  • 2008-2009 / Eccellenza – Luna Selvatica 2005
  • 2007-2008 / Eccellenza – Vignamorello 2005
  • 2007-2008 / Eccellenza – Luna Selvatica 2004

Guida I Vini dell’Espresso

  • 2021 / I 100 migliori vini italiani sotto i 15 euro – Sorriso di Cielo 2019
  • 2018 / I 100 migliori vini italiani da comprare, numero 66 – Vignamorello 2015
  • 2013 / il Sauvignon 2011 con 16,5/20 è uno dei sei migliori vini e il migliore vino non dolce della provincia di Piacenza

Guida Oro Veronelli

  • 2014 / Vignamorello 2012 90 punti
  • 2013 / L’Ora Felice 2011 90 punti
  • 2020 / Sauvignon 2018 90 punti
  • 2023 / Sorriso di Cielo 2021 90 punti
  • 2023 / L’Ora Felice 2021 90 punti
  • 2024 / Sorriso di Cielo 2022 90 punti

Guida Essenziale ai Vini d’Italia di Daniele Cernilli

  • 2024 / Luna Selvatica 2020 Faccino Doctor Wine 95 punti
  • 2023 / Vignamorello 2020 Faccino Doctor Wine 95 punti
  • 2018 / Vignamorello 2015 91 punti

Premio Top Hundred Cento Migliori Vini d’Italia di Paolo Massobrio

  • 2003 / Vignamorello 2002

Classifica dei Migliori Vini Italiani per tutte le guide pubblicata da Gentleman

  • febbraio 2023 / Sorriso di Cielo 2021 trentaduesimo miglior vino bianco d’Italia (e secondo migliore vino bianco dell’Emilia-Romagna)
  • febbraio 2022 / Sorriso di Cielo 2020 ventunesimo miglior vino bianco d’Italia (e migliore vino bianco dell’Emilia-Romagna)
  • febbraio 2021 / Luna Selvatica 2018 cinquantaduesimo miglior vino rosso d’Italia (e secondo migliore vino dell’Emilia-Romagna)
  • febbraio 2018 / Vignamorello 2015 ventesimo miglior vino rosso d’Italia (e migliore vino dell’Emilia-Romagna)

Wine Enthusiast

  • articolo di Monica Larner luglio 2013 – Vignamorello 2011 89 punti, Luna Selvatica 2009 87 punti

Guida Go Wine alle Cantine d’Italia Impronta

  • Riconoscimento assegnatoci ogni anno a partire dal 2008, assieme ad altre poco più di duecento cantine italiane, per sito, accoglienza e profilo produttivo.
  • Vino top dell’azienda: Sorriso di Cielo